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nato a Nocera Inferiore nel 1928 e morto a Roma nel febbraio 1985. Noto per essere stato autore di numerose inchieste sulla mafia e sulla camorra ma anche su temi sociali, sui giovani, sulle tossicodipendenze, sulle categorie sociali. Condannato a morte dalla mafia, come ha detto Giovanni brusca. * Giuseppe Marrazzo ha iniziato la sua carriera a Il Mattino di Napoli. In seguito diviene inviato di altri giornali (Omnibus, Epoca e Tempo illustrato). Nel 1965 dalla carta stampata passa alla televisione. Per la Rai realizza inchieste e servizi per i programmi Tv7, Cordialmente, Europa Giovani ed AZ. Successivamente lavora per la rubrica Dossier del TG2, con approfondimenti sulle organizzazioni mafiose. Marrazzo ha scritto diversi libri, tra cui il "Il camorrista" (1984), in cui narra la vita di Raffaele Cutolo, uno dei boss campani più influenti negli anni ottanta. Da "Il Camorrista" fu tratto l'omonimo film che segna l'esordio cinematografico del regista Giuseppe Tornatore. Giuseppe Marrazzo ha ricevuto numerosi premi giornalistici, in particolare quello di Cronista dell'Anno nel 1978. Il premio è destinato a giovani esponenti del giornalismo italiano ed estero sia della carta stampata sia del giornalismo televisivo. |
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